Il progetto CO.R.E COrruption Risk indicators in Emergency è finanziato dal Programma Internal Security Fund Police della Commissione europea.
CO.R.E si concentra sulla valutazione del rischio di corruzione negli appalti pubblici, uno degli obiettivi chiave dell’agenda europea. Il progetto intende creare una procedura replicabile per la costruzione di indicatori di rischio di corruzione in un periodo di emergenza, che possa essere utilizzata dalle agenzie nazionali anticorruzione, dalle forze dell’ordine, dalle reti di giornalismo investigativo, dai media e dai cittadini, partendo dalla raccolta e dall’elaborazione incrociata dei dati sugli appalti pubblici. Per raggiungere questo obiettivo principale, il team del progetto fornirà una guida pratica, codici software, esempi di dati reali e un database con mappe interattive per fornire informazioni sugli indicatori di corruzione in modo semplice e accessibile.
CO.R.E mira a migliorare l’individuazione precoce del rischio di corruzione attraverso tecniche di big data e un approccio basato sull’evidenza dei dati, costruendo un Indicatore Composito (IC) del rischio di corruzione come nuovo strumento di analisi dei dati per la prevenzione della corruzione, utile per il settore pubblico e per quello privato.
Inoltre, poiché è necessario promuovere una cultura dell’integrità nel servizio pubblico e tra le imprese – attraverso programmi di conformità, l’uso di patti di integrità, il rafforzamento della protezione degli informatori e le misure anticorruzione – il progetto intende garantire una migliore raccolta e analisi dei dati, creando anche banche dati sulle irregolarità negli appalti pubblici e sviluppando strumenti di rilevamento delle anomalie.
Per raggiungere il suo obiettivo principale, il progetto CORE ha diversi obiettivi specifici:
– analizzare il quadro giuridico dei dati sugli appalti e identificare il ruolo dei dati nell’integrità degli appalti pubblici. In particolare, l’obiettivo è identificare i requisiti di qualità dei dati sugli appalti, analizzare la normativa sulla riutilizzabilità dei dati, esaminare il quadro tecnico e legale dell’interoperabilità dei dati, valutare le limitazioni dei dati e il loro impatto sull’integrità degli appalti pubblici.
– sviluppare e convalidare una procedura replicabile per il calcolo di un indicatore composito (CI) del rischio di corruzione negli appalti pubblici in tempo di pandemia, basato sulla raccolta e l’elaborazione incrociata di dati sugli appalti pubblici.
In particolare, rispetto a ciascuna fase metodologica coinvolta nella costruzione di un IC del rischio di corruzione negli appalti pubblici (dalla selezione/estrazione e pulizia dei dati all’analisi di sensitività), questi obiettivi specifici consistono nel fornire:
– codici software e una guida pratica descrittiva per verificare le ipotesi alla base di ogni scelta metodologica da adottare nel processo di costruzione dell’IC;
– codici software e una guida pratica descrittiva per effettuare le analisi statistiche nell’ambito di ciascun metodo (normalizzazione, metodi di ponderazione dell’aggregazione e analisi di sensibilità) in ogni fase della costruzione di un IC, date le ipotesi su cui si basano;
– una serie di esempi pratici basati su dati reali messi a disposizione dai partner del progetto per supportare il processo di sviluppo autonomo dell’IC da parte degli operatori del settore e di qualsiasi altra parte interessata.
– creare un database in cui inserire i dati raccolti seguendo una metodologia comune e condivisa, al fine di fornire le informazioni necessarie per l’analisi e la creazione di indicatori.
– sviluppare una dashboard per la visualizzazione attraverso mappe e infografiche dei principali indicatori risultanti dall’analisi dei dati.
– garantire la sostenibilità del web-tool, attivando anche reti diverse dalla partnership CO.R.E nell’ambito del piano strategico di sostenibilità e valorizzazione. – sfruttare i risultati raggiunti, utilizzandoli in ulteriori azioni di ricerca e sviluppo rivolte ad altri gruppi target (ad esempio, esplorare le opportunità di collaborazione con le reti di giornalismo investigativo esistenti con l’obiettivo di rendere le piattaforme di business insight sostenibili e rilevanti nel lungo periodo).